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lunedì 16 gennaio 2012

Ministro della difesa: «Non ci sono solo gli F-35»

Lotti: «Perché continua a dipingerci come imbecilli, incompetenti e irresponsabili?»

Ieri il ministro della difesa, l'Ammiraglio Giampaolo Di Paola, durante il programma di Lucia Annunziata "in 1/2 h" ha detto che non ci si dovrebbe occupare solo dei cacciabombardieri F-35 ma che «Ci deve essere una revisione di tutti i programmi  e dell'intero apparato militare».

Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace oggi risponde: «Ha ragione il ministro: il problema è molto più serio e più vasto di quello che appare. Non ci sono solo gli F-35 da rivedere, ci sono anche tanti altri aerei, le portaerei, i carri armati e tanti, tanti sprechi. La macchina militare italiana è una vera e propria macchina mangiasoldi che costa molto e serve a poco. Bisognava intervenire da tempo perché in quel pozzo senza fondo sono finiti inutilmente tantissimi soldi pubblici, ma quello che non si è voluto fare ieri bisogna farlo oggi».

Sull'affaire degli F-35 Di Paola ha detto che «La revisione riguarda tutti i programmi, non ci sono vacche sacre, per una compatibilità finanziarie e tutte le strutture sono sottoposte a revisione», Poi ha aggiunto: «Lo strumento militare ha una sua valenza, ma deve essere ricondotto a sostenibilità», ma non ha voluto fornire cifre sulla riduzione dei cacciabombardieri che il governo potrebbe chiedere: «Dire un numero è come estrarre un numero al Lotto. Tra due-tre settimane avrò gli elementi pertinenti».
Secondo il ministro il ripensamento Usa sugli F-35 sarebbe temporaneo: «Il progetto è sotto esame ma andrà avanti. Quando Panetta svelerà i programmi futuri del Pentagono l'F35 avrà il suo spazio».  Insomma, nonostante le "timidezze" del ministro il programma F-35 «Andrà avanti. Ci sono difficoltà e giusti ‘warning' dati all'azienda produttrice affinché apporti correttivi, ma i progressi fatti nello sviluppo giustificheranno una continuazione del programma. Anche la Ferrari è un programma complesso e abbiamo visto come anche la Ferrari ha avuto quest'anno problemi». .

Il ministro durante l'intervista con l'Annunziata ha più volte detto: «Facciamo un ragionamento tranquillo e serio», Lotti lo prende in parola: «Facciamolo questo ragionamento, ma facciamolo subito perché i soldi che stiamo sprecando all'ombra della cosiddetta "Difesa" servono qui e ora per salvare molte vite umane strapazzate dalla crisi e dalle ingiustizie. Facciamolo senza fare scempio della verità, dell'onestà e della democrazia. Le spese militari devono essere messe finalmente in discussione alla pari di tutte le altre spese dello stato. Ci deve essere una discussione aperta e trasparente. Non è tollerabile che qualcuno pretenda di continuare a decidere tra i soliti, pochi, addetti ai lavori per poi presentarsi al Parlamento e agli italiani con un pacchetto chiuso da prendere o lasciare. Si dica con chiarezza quanti soldi spendiamo, come e dove li spendiamo. Quanti ne spendiamo oggi e quanti prevediamo di spendere in futuro. Perché li dobbiamo spendere, con quali obiettivi e quali risultati. Basta con i giochetti delle cifre e delle verità nascoste. Il Parlamento deve esigere trasparenza, la deve ottenere e la deve restituire agli italiani in modo che essi per primi possano scegliere responsabilmente».

I pacifisti se la prendono anche con i media e in particolare con la Rai: «Il nostro servizio pubblico, devono fare sino in fondo la propria parte - dice Lotti - Un paese moderno e responsabile sa che la sicurezza è un bene pubblico che deve essere garantito dalle risorse del bilancio dello stato alla pari della salute, dell'istruzione, della giustizia, ecc. Ma così come non c'è un solo modo di garantire la salute, l'istruzione e la giustizia, così non c'è un solo modo di garantire la sicurezza dell'Italia e degli italiani».

Il coordinatore della Tavola della Pace conclude con un invito all'Ammiraglio Di Paola: «Noi, per esempio, siamo convinti che è possibile tagliare le spese militari e aumentare la sicurezza degli italiani, dell'Europa e del resto del mondo. Vogliamo discuterne, caro ministro? Oppure preferisce continuare a dipingerci tutti come degli imbecilli, incompetenti e irresponsabili?».

                  da    greenreport.it         16 gennaio 2012 

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