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giovedì 28 gennaio 2010
Una forza ecologista al posto del PD
da www.gruppocinqueterre.it
Adriano Sofri commenta, come al solito brillantemente, la vittoria di Vendola alle primarie del Pd pugliese ma ha torto. Il disastro della linea dalemiana rivela con chiarezza che tra l’elettorato del PD non vi è solo un parco buoi supino ad accettare le alchimie della dirigenza ma un serbatoio vastissimo di speranze che a stento si riconosce nel Pd.
Quest’area variegata rivolge sempre più le proprie attenzioni alle varie proposte (radicali, verdi, sinistra radicale e ora Idv, grillo) vissute come alternative anche se del tutto inadeguate; oppure, semplicemente non va più a votare. Tutti insieme costituiscono un’area ben più vasta (di 3 volte, di 4 volte?) dei centristi dell’Udc con i quali D’Alema si ostina a cercare alleanze. Beppe Grillo in questi giorni ribadisce che il migliore alleato di Berlusconi è D’Alema ed alla luce delle vicende pugliesi e romane non sembra più una battuta.
Quando il capo non sa vedere – questo il titolo dell’intervento di Sofri – cioè quando l’intera classe dirigente del PD è priva di lucidità e di progettualità è inevitabile assistere ad un disastro dopo l’altro. E non solo, se alla vista si sostituisce la cecità è inevitabile un procedere affannato, disperato e disperante. La vittoria di Vendola e l’eventuale ma possibile affermazione della Bonino sono indicatori di una vicenda politica e umana ormai insopportabile, il disfacimento politico e umano di quella che fu la sinistra italiana, una situazione talmente compromessa in cui sia Vendola che la Bonino anziché rappresentare l’emersione di una nuova dirigenza possibile, si offrono ad un inutile sacrificio.
Il grande errore di Sofri è continuare a riporre speranze ad un rinnovamento della sinistra italiana. Se fosse stato possibile si sarebbe già verificato, molti vi hanno lavorato anche con impegno e onestà. Se fosse stato possibile forse lui stesso ne sarebbe stato uno dei protagonisti. Un errore tanto più pernicioso poiché vi si indulge da ormai 40 anni. Un rinnovamento se ci sarà, verrà da fuori, sotto la costrizione di una situazione radicalmente mutata e partirà, come in altri paesi della nostra Europa, dal superamento del ciclo storico della socialdemocrazia nelle sue variegate espressioni europee.
Il carattere di questo errore è tragico, non è solo di Sofri ma di chiunque abdica ad un ruolo di coprotagonista del futuro invece di dare un contributo per la nascita del nuovo paradigma culturale, quello ecologista, unico in grado di portare l’Italia fuori dalla sua anomalia.
In tutte le società occidentali si stanno affermando forze e raggruppamenti ecologisti che modificano priorità e stili di vita, suggeriscono una nuova economia, raccolgono dal 10 al 20% di consensi, rappresentano il nuovo che emerge e sintetizzano in modo originale ciò che ancora può restar valido delle culture del passato, di destra e di sinistra mentre nel contempo le sinistre e le destre “storiche” collassano gradualmente in sovrapposizione fra loro; le prossime elezioni regionali francesi ne saranno un test importante. Continuare ad immaginare una centralità della sinistra o della destra è quindi ormai una ipnosi socioculturale che condanna all’amarezza ed all’impotenza del presente.
Destre e sinistre sono inadeguate ad affrontare le sfide dei tempi nuovi e l’urgente necessità della costituzione anche in Italia di una grande forza ecologista è una scadenza che presenterà a breve il suo conto.
(MdG 27-1-2010)
Per leggere l’intervento di Sofri:
http://www.repubblica.it/politica/2010/01/26/news/sofri_vertici_pd-2076484/
Adriano Sofri commenta, come al solito brillantemente, la vittoria di Vendola alle primarie del Pd pugliese ma ha torto. Il disastro della linea dalemiana rivela con chiarezza che tra l’elettorato del PD non vi è solo un parco buoi supino ad accettare le alchimie della dirigenza ma un serbatoio vastissimo di speranze che a stento si riconosce nel Pd.
Quest’area variegata rivolge sempre più le proprie attenzioni alle varie proposte (radicali, verdi, sinistra radicale e ora Idv, grillo) vissute come alternative anche se del tutto inadeguate; oppure, semplicemente non va più a votare. Tutti insieme costituiscono un’area ben più vasta (di 3 volte, di 4 volte?) dei centristi dell’Udc con i quali D’Alema si ostina a cercare alleanze. Beppe Grillo in questi giorni ribadisce che il migliore alleato di Berlusconi è D’Alema ed alla luce delle vicende pugliesi e romane non sembra più una battuta.
Quando il capo non sa vedere – questo il titolo dell’intervento di Sofri – cioè quando l’intera classe dirigente del PD è priva di lucidità e di progettualità è inevitabile assistere ad un disastro dopo l’altro. E non solo, se alla vista si sostituisce la cecità è inevitabile un procedere affannato, disperato e disperante. La vittoria di Vendola e l’eventuale ma possibile affermazione della Bonino sono indicatori di una vicenda politica e umana ormai insopportabile, il disfacimento politico e umano di quella che fu la sinistra italiana, una situazione talmente compromessa in cui sia Vendola che la Bonino anziché rappresentare l’emersione di una nuova dirigenza possibile, si offrono ad un inutile sacrificio.
Il grande errore di Sofri è continuare a riporre speranze ad un rinnovamento della sinistra italiana. Se fosse stato possibile si sarebbe già verificato, molti vi hanno lavorato anche con impegno e onestà. Se fosse stato possibile forse lui stesso ne sarebbe stato uno dei protagonisti. Un errore tanto più pernicioso poiché vi si indulge da ormai 40 anni. Un rinnovamento se ci sarà, verrà da fuori, sotto la costrizione di una situazione radicalmente mutata e partirà, come in altri paesi della nostra Europa, dal superamento del ciclo storico della socialdemocrazia nelle sue variegate espressioni europee.
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Destre e sinistre sono inadeguate ad affrontare le sfide dei tempi nuovi e l’urgente necessità della costituzione anche in Italia di una grande forza ecologista è una scadenza che presenterà a breve il suo conto.
(MdG 27-1-2010)
Per leggere l’intervento di Sofri:
http://www.repubblica.it/politica/2010/01/26/news/sofri_vertici_pd-2076484/
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