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domenica 7 novembre 2010

Nasce un nuovo grande movimento !


C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico:
io vivo altrove, e sento
che sono intorno nate le viole.
Son nate nella selva del convento
dei cappuccini, tra le morte foglie
che al ceppo delle quercie agita il vento. (L’aquilone, G. Pascoli)
Tra le foglie morte della palude politica italiana forse è nato qualcosa.
La politica in Italia è quel teatrino con “destra” e “sinistra” che fingono di litigare e poi producono le stesse leggi ed affrontano i problemi nella stessa maniera, uniti solo dalla necessità di soddisfare le esigenze dei “poteri forti”, togliendo sempre di più la sovranità ai cittadini, mentre i media rincoglioniscono gli italiani con efferate notizie di cronaca nera sottoponendo l’italiano medio a tutti i particolari più rivoltanti, alternando di gossip politico e la finta cronaca (e vediamo che a Terzigno, la popolazione che rivendica i suoi sacrosanti diritti diviene, per colpa di politici e giornalisti, violenta e camorrista anche quando non lo è affatto).
In questa fase assai oscura della vicenda italiana ecco che si staglia all’orizzonte una speranza nuova.
Un gruppo di intellettuali, cittadini e uomini della cosiddetta “società civile” firmano un documento intitolato “Abbiamo un sogno, in cui si ipotizza un nuovo movimento politico che rompa questo “regime” che monopolizza la vita politica italiana e che parli della “politica del buon senso”. Una politica che affronta e risolve i problemi non con le ideologie ma col “fare”.
Evitando di scegliere la soluzione “meno peggio” come quella prospettata ad esempio sui rifiuti (inceneritori + discariche) preferendo quella che “è meglio” ovvero i “rifiuti zero”, evitando di inquinare e creando nuova ricchezza nel paese da quelli che “una volta si chiamavano rifiuti”.
Un altro gruppo di intellettuali e liberi cittadini si incontra un week end a Bologna intorno ad un nuovo progetto politico chiamato “Costituente Ecologista, che rivendica un nuovo modo di operare nella politica mettendo al primo posto la “qualità” della vita e della politica. Lo slogan è: 100% Legalità, ambiente, rinnovabili, diritti e doveri, ecologia della politica.
Un terzo gruppo si incontra a Torino e discute su una proposta del movimento di Decrescita Felice che vede la presenza di alcuni soggetti politici estranei alla “Casta”.
Ebbene, credo che sia giunto il momento di “unire le forze” e di aggregare in un unico grande movimento tutta questa massa di persone stufe della politica attuale e che vogliono ripartire da esperienze diverse. NON IMPORTA CHI, non importano le etichette. C’è dentro tutto il grande mondo delle associazioni no profit, volontariato, gruppi di cittadini impegnati nelle varie battaglie contro impianti nocivi, gruppi che fanno politica “dal basso”.
Naturalmente ci saranno anche quelli che hanno partecipato al progetto politico nel Lazio della RETE DEI CITTADINI. E’ stato sempre nostro l’impegno di aggregare il più possibile tutte le forze anti-CASTA e tutti i movimenti, comitati, associazioni e liberi cittadini uniti dalla stessa idea di fondo.
L’impegno comune? Una democrazia diretta e partecipata, un modo nuovo di vedere l’economia. La grande crisi del modello di sviluppo dello stato moderno, alla ricerca di una perenne crescita impossibile per questioni ambientali, economiche ed ecologiche, per la carenza di risorse energetiche a buon mercato (picco del petrolio) e per dinamiche legate alla globalizzazione che spingono intere fasce sociali verso la povertà. Serve un movimento che non abbia capi, leader, padri-padroni o guru, composto di gente libera capace di confrontarsi in libertà. Un movimento che contrasti in maniera efficace LA CASTA. Che non sia nè di destra nè di sinistra perchè non è di ideologie ottocentesche quello di cui abbiamo bisogno ma di una visione nuova del mondo.
SI PUO’ FARE. SE CI SI UNISCE TUTTI, METTENDO DA PARTE GLI INDIVIDUALISMI E LE DIVISIONI TRA GRUPPI E GRUPPETTI. DA SOLI VALIAMO ZERO VIRGOLA, INSIEME VALIAMO TANTISSIMO.
A Nemi c’è stato un primo tavolo di confronto per quanto riguarda il Lazio, a cui ne seguiranno altri. A brevissimo daremo un resoconto della serata. Se la pensate come noi, partecipate, scrivete, venite, date una mano ed anche due. Tutto è ancora da costruire e dobbiamo costruirlo insieme. Non solo con “le chiacchiere” ma anche e soprattutto mettendo insieme dei “progetti comuni” che siano progetti “del fare”.
C’è bisogno della partecipazione attiva di tutti quelli che credono nel progetto.

*   da Rete dei Cittadini        http://retedeicittadini.it/?p=5076

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