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giovedì 24 novembre 2011
Albano Laziale: Architetture in movimento
Il Movimento 5 stelle invita la cittadinanza di Albano Laziale a partecipare all'incontro "Architetture in movimento" che si terrà il prossimo sabato 26 novembre 2011 alle ore 17,30 nei locali della Sala Vespignani nei pressi del Museo Civico in Via Risorgimento 1
In Italia negli ultimi dieci anni sono stati costruiti oltre 4 milioni di vani abitativi, che si sommano alle oltre 5 milioni di abitazioni vuote esistenti all'interno delle grandi città. Se per alcuni la missione "Piano Casa" può dirsi compiuta, di certo ambiente, natura e cittadinanza contano i propri morti sul campo di battaglia. Alle richieste di servizi e infrastrutture, nonché recupero dell'esistente da parte dei cittadini, si risponde con l'interesse privato della mala imprenditoria, che da sempre ha come compagna di viaggio la politica a fungergli da schiava: veri e propri PRG redatti su commissione delle caste del cemento, che infliggono ferite profondissime al territorio, un "sistema" diventato ormai insostenibile, che va bloccato studiandone modi e metodi, a tutela comunque dei settori che (artigiani, operai e maestranze varie) operano professionalmente nel campo.
In Italia ogni giorno, quasi 152 ettari di terreno vergine sono pronti per essere cementificati in barba a vincoli e tutele: una superficie, per intenderci, corrispondente a circa 200 campi di calcio, e Albano non è da meno: a vedere le foto aeree degli ultimi rilevamenti 2004/2007 confrontate con le carte del PRG vigente datato 1975, sembra di aver assistito ad una partita di Risiko, dove al posto dei fanciulleschi panzer colorati, protagonisti della partita sono state le betoniere del cemento. Nessuno standard è stato rispettato, ne tantomeno continua ad esserlo. Dal 2000, inoltre, ad Albano così come in tutta Italia, gli introiti comunali derivanti dagli oneri urbanistici sono divenuti liberamente spendibili dai comuni (da Risiko a Monopoli il passo è breve...) e non più esclusivamente indirizzabili alle opere di urbanistica primaria e secondaria, a discapito delle aree verdi, dei servizi, e delle infrastrutture.
Da cittadini attivi nel Movimento 5 stelle chiediamo uno stop all'uso scellerato del cemento, un calcolo di tutti gli standard non rispettati, riqualificazione e recupero dei volumi abbandonati così come tutela e giusta riconversione delle aree dismesse.
Per dare il nostro contributo abbiamo compiuto un'osservazione dello stato attuale del centro storico di Albano, con particolare attenzione allo stato d'abbandono in cui ricadono alcuni stabili, cosa che ci ha permesso di comprendere in maniera più diretta e concreta quanto sopra esposto. Un semplice lavoro di ricerca e valutazione preliminare, che vogliamo condividere con gli altri cittadini di Albano, a cui si aggiungono delle nostre proposte di riqualificazione a impatto ambientale zero che verranno illustrate durante l'incontro. E' inoltre prevista la partecipazione del giornalista Silvio Talarico, coautore della puntata di Report "I re di Roma" che fornirà la sua testimonianza sullo stato di degrado e sulla continua depredazione che il territorio laziale ha subito negli ultimi anni.
In Italia negli ultimi dieci anni sono stati costruiti oltre 4 milioni di vani abitativi, che si sommano alle oltre 5 milioni di abitazioni vuote esistenti all'interno delle grandi città. Se per alcuni la missione "Piano Casa" può dirsi compiuta, di certo ambiente, natura e cittadinanza contano i propri morti sul campo di battaglia. Alle richieste di servizi e infrastrutture, nonché recupero dell'esistente da parte dei cittadini, si risponde con l'interesse privato della mala imprenditoria, che da sempre ha come compagna di viaggio la politica a fungergli da schiava: veri e propri PRG redatti su commissione delle caste del cemento, che infliggono ferite profondissime al territorio, un "sistema" diventato ormai insostenibile, che va bloccato studiandone modi e metodi, a tutela comunque dei settori che (artigiani, operai e maestranze varie) operano professionalmente nel campo.
In Italia ogni giorno, quasi 152 ettari di terreno vergine sono pronti per essere cementificati in barba a vincoli e tutele: una superficie, per intenderci, corrispondente a circa 200 campi di calcio, e Albano non è da meno: a vedere le foto aeree degli ultimi rilevamenti 2004/2007 confrontate con le carte del PRG vigente datato 1975, sembra di aver assistito ad una partita di Risiko, dove al posto dei fanciulleschi panzer colorati, protagonisti della partita sono state le betoniere del cemento. Nessuno standard è stato rispettato, ne tantomeno continua ad esserlo. Dal 2000, inoltre, ad Albano così come in tutta Italia, gli introiti comunali derivanti dagli oneri urbanistici sono divenuti liberamente spendibili dai comuni (da Risiko a Monopoli il passo è breve...) e non più esclusivamente indirizzabili alle opere di urbanistica primaria e secondaria, a discapito delle aree verdi, dei servizi, e delle infrastrutture.
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