MAIL:
ecologistidellazio@gmail.com
Altri blog consigliati
-
La sinistra statunitense deve decidersi - di Rana Foroohar * Cosa dovrebbe fare il Partito democratico statunitense? È una domanda importante non solo per il partito ma per gli Stati Uniti in ge...3 settimane fa
-
Grossi guai per l’Accordo di Parigi: nel 2017 le emissioni globali di CO2 sono cresciute - *Lo strano caso degli Usa dove Trump vuole il carbone ma crescono le rinnovabili* «Nel 2017, le emissioni globali di CO2 legate all’energia sono cresciu...7 anni fa
-
Settembre elettorale in Germania. Si vota a Berlino - *Due scadenze elettorali: nel Land Mecleburgo-Pomerania (4 settembre) poi il doppio voto di Berlino (come Città-Stato e come Comune) due settimane dop...8 anni fa
-
La stagione della caccia è finita. Ecco tutte le vittime, tra bambini, animali e ambiente - di Stefano Carnazzi * *La stagione della caccia sta finalmente finendo. Con due costanti. Una, le vittime. Due, secondo l'Eurispes 8 italiani su 10 sono...9 anni fa
-
-
INSIDE JOB - GIOVEDI' 25 OTTOBRE ore 21.30 - CIRCOLO MARGOT - Carmagnola - GIOVEDì 25 OTTOBRE - CIRCOLO MARGOT - Carmagnola Dentro la crisi economica globale e cosa è costata a miliardi di persone. Proiezione del film ore 21....12 anni fa
-
-
-
Il Pianeta verde
L'HOMME PARLE
LINK CONSIGLIATI
mercoledì 1 maggio 2013
Lazio: delibere, varianti e nomine di fine mandato by Polverini. “Inopportune”
Nonostante fosse
dimissionaria dal settembre 2012, la giunta dell'ex governatrice ha preso una
serie di decisioni che esulano dall'ordinaria amministrazione. Provvedimenti disposti
fino a 9 giorni prima delle elezioni del 24 e 25 febbraio scorso e discussi non
nelle sedi competenti ma presso l'Ugl, il sindacato di provenienza dell'ex
numero uno della Regione
di Luca Teolato *
Decine di delibere, varianti
del Piano regolatore generale (Prg) per centinaia di migliaia di metri
cubi di nuovo cemento, adozioni di regolamenti di agenzie regionali e
conseguenti nomine dirigenziali nei medesimi enti. Non sono i primi atti
della nuova amministrazione
targata Zingaretti ma i colpi
di coda della vecchia giunta Polverini che, dimissionaria dal settembre 2012, ha approvato decine di delibere che esulano
dall’ordinaria amministrazione; mai così attiva fino a pochissimi giorni dalla
tornata elettorale del 24 e 25 febbraio scorso.
Così dopo gli
incarichi dirigenziali, legali e di consulenza da centinaia di migliaia di
euro risalenti a gennaio 2013, la giunta,
o meglio quel che ne restava dopo il rimpasto del 27 settembre 2012, ha
continuato a riunirsi per approvare delibere su delibere fino al 15
febbraio scorso, a nove giorni dalle elezioni. Riunioni che, tra
l’altro, si sono svolte in un luogo quantomeno singolare: in via delle
Botteghe Oscure 54, dove c’è anche una sede dell’Ugl, proprio l’ex
sindacato di Renata Polverini. La tappa finale di una serie di riunioni di
giunta svoltesi tra novembre e febbraio durante le quali si sono approvate
oltre 120 delibere. “Circa 35 di queste – dichiara Domenico Farina,
coordinatore Usb pubblico impiego della Regione – sono illegittime, o
quantomeno inopportune, poiché non fanno assolutamente parte
dell’ordinaria amministrazione. La Polverini si è dimessa a fine settembre ma
ha continuato a nominare dirigenti, ad approvare nuovi regolamenti di agenzie
regionali come l’Ardis, l’Agenzia regionale per la difesa del suolo, e
l’Arp, l’Agenzia regionale parchi. Normalmente in amministrazione
ordinaria si pagano gli stipendi e le bollette ma qui si sono deliberate
varianti di Prg per centinaia di migliaia di metri cubi e approvati
regolamenti che cambiano la struttura organizzativa degli enti regionali,
cose che solo un’amministrazione nel pieno dei suoi poteri può fare, non certo
una giunta dimissionaria”.
Ma in Regione Lazio ha operato a
pieno regime anche il direttore del Dipartimento istituzionale e territorio,
Luca Fegatelli. A gennaio ha nominato sei dirigenti d’area all’Arp
e, a cavallo fra le elezioni e l’insediamento della nuova amministrazione
targata Zingaretti, ha nominato anche il direttore vicario dell’agenzia. Anche
all’Ardis non sono rimasti con le mani in mano. Con la giunta ancora vacante,
il direttore Mauro Lasagna ha nominato ben 4 dirigenti d’area. “Una
serie di designazioni a raffica – spiega Roberta Bernardeschi,
segretaria regionale della Direr, sindacato dei dirigenti regionali –
che non si fanno certo a pochi giorni dalle elezioni o addirittura dopo, con la
nuova giunta che ancora non si è insediata. L’Ardis e l’Arp tra l’altro
raddoppiano, entrambe, le competenze svolte da altre strutture regionali
dell’ambiente e della Protezione civile, senza dimenticare i numerosi enti
parco che gestiscono direttamente le rispettive aree naturali protette,
nelle quali sono presenti numerosi dirigenti. Non si capisce neanche l’urgenza
di alcune nomine. L’Arp è senza direttore da due anni e mezzo, perché nominarne
uno vicario il 15 marzo? Per gli ultimi dirigenti Arp e Ardis nominati parliamo
di centinaia di migliaia di euro di stipendi annui. Tra l’altro – conclude la
Bernardeschi – Zingaretti ha dichiarato più volte di voler riordinare le
agenzie regionali per combattere gli sprechi, quindi queste nomine fatte
prima del suo insediamento mi sembrano ancor di più inopportune”.
Spostando l’attenzione sulle
numerose varianti di Prg approvate il 15 febbraio scorso, saltano agli occhi la
delibera 24, quasi 200 pagine di allegati nelle quali si descrivono ben
7 interventi in variante al piano regolatore vigente, la 26 che mira alla cementificazione
dell’Agro romano tramite la compensazione, strumento che permette ai
potenti immobiliaristi romani di trasferire le costruzioni previste in alcune
zone in altre, spesso facendo crescere le cubature. In questo caso i diritti
edificatori sono rilocalizzati in zona Paglian Casale, una colata di
cemento, targata Leonardo Caltagirone, dalle proporzioni bibliche: circa
settemila abitanti all’interno di un territorio protetto dal vincolo paesaggistico
dell’Agro Romano firmato nel 2010 dall’allora ministro della Cultura Sandro
Bondi.
“Un’altra variante di Prg scandalosa
– spiega l’urbanista Paolo Berdini – è la delibera 597 approvata
il 14 dicembre scorso, un’altra compensazione per costruire l’ennesimo centro
commerciale: tra Roma città e intorno all’anello del grande raccordo
anulare abbiamo superato quota 40 in pochi anni. Si potrebbe andare avanti
all’infinito elencando tutte queste varianti di Prg, decise in amministrazione
ordinaria, con la giunta Polverini ufficialmente dimissionaria da tempo ma
attiva più che mai nell’approvare delibere per i costruttori romani”.
“Chiediamo a Zingaretti – chiosa Farina – di revocare tutti questi atti fatti
in ordinaria amministrazione, a partire dai nuovi regolamenti dell’Ardis e
dell’Arp, che hanno aperto il valzer delle nomine dirigenziali, fino ad
arrivare alle delibere approvate qualche giorno prima delle elezioni nella
singolare sede dell’Ugl, luogo non ordinario quanto i provvedimenti stessi
ratificati”.
* da ilfattoquotidiano.it , 27 aprile 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento