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martedì 15 maggio 2012
Spending Review sull'illuminazione pubblica
![]() La sostanza di quanto qui descritto è stata ufficialmente portata all'attenzione del Governo mediante PEC all'Ufficio del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri il giorno 2 maggio alle ore 9:07 (prima della richiesta di aiuto del Governo, quindi dovremmo essere tra i primi della lunga fila di proposte inviate). La situazione italiana, se confrontata con gran parte delle altre nazioni europee, risulta essere paradossale. A fronte di una inesistente autoproduzione di materie prime per la generazione di energia elettrica, l'Italia risulta essere tre i paesi più spreconi, seconda sola alla Spagna (tabella 1). L'Italia consuma pro capite più del doppio della Germania e quasi il triplo di Gran Bretagna, Olanda e Irlanda.
Tabella 1. Dati di consumo di alcune nazioni europee (dati Universidad Complutense de Madrid, tranne che per l'Italia, dati Terna).
Come si vede dall'istogramma di figura 1, l'Italia risulta essere la
nazione, tra le europee studiate, con il numero più alto di apparecchi
per area urbanizzata. Il doppio o più di Francia, Belgio, Gran Bretagna,
Irlanda, Germania, Austria, Danimarca.
Figura 1. Numero di punti luce per ogni km2 urbanizzato.
In figura 2 si vede che la potenza media degli apparecchi istallati
in Italia è molto superiore alla media europea, circa doppia di quelli
olandesi o britannici.
Figura 2. Potenza media per punto luce (in watt).
In figura 3 l'Italia risulta essere quella che consuma di più per
superficie illuminata, al pari della Spagna, con una potenza al metro
quadrato doppia di Portogallo e Francia, tripla di Irlanda, Germania e
Olanda e quadrupla della Gran Bretagna.
Figura 3. Potenza per superficie urbanizzata (w/m2). I grafici di figura 1, 2 e 3 sono tratti da da Diffrential Photometric Study of the European Light Emission to the Space di Alejandro Sànchez De Miguel (ASAAF-UCM. Department of Astrophysics and Atmospheric Sciences, Universidad Complutense de Madrid. GPC. Spain.), In Starlight - A Common Heritage, Cipriano Marin Editor. Starlight Initiative and IAC Publishers.
I dati presentati rendono evidente quali possano essere i potenziali
risparmi per la nostra nazione. Senza riportare tutti al buio, ma
semplicemente 'abbassandoci' al livello di nazioni quali la Germania o
la Gran Bretagna, possiamo arrivare a risparmiare oltre la metà di
quanto attualmente spendiamo, recuperando circa mezzo miliardo di euro
ogni anno. Questo senza dover licenziare nessuno e senza altri 'danni'
collaterali che le operazioni di taglio alla spesa pubblica normalmente
hanno.Con le proposte ulteriori di CieloBuio i risparmi ottenibili potrebbero essere ancora superiori, senza diminuire la sicurezza, peraltro non legata all'illuminazione. La proposta di CieloBuio CieloBuio quindi suggerisce al Governo di adottare le seguenti misure: a) lo spegnimento di tutti gli impianti di illuminazione pubblica al di fuori del limite urbano delle città; b) lo spegnimento delle luci per i monumenti e gli edifici storici dopo le 23; c) L'uso a pieno regime dei riduttori di flusso, laddove esistenti, durante l'intero arco della notte; in assenza di riduttori, attuare durante l'intero arco della notte il punto seguente: d) lo spegnimento di metà dei punti luce delle strade italiane dopo le ore 23 (già abbiamo visto che sono il doppio di quelli della maggioranza delle altre nazioni europee);Ulteriori azioni possibili e consigliabili: e) lo spegnimento degli impianti dei privati non connessi alla produzione; f) una modifica del meccanismo perverso che permette l'escalation del numero di punti luce nelle nuove urbanizzazioni; g) imposizione di una tempistica per ottenere, entro il 2015, il dimezzamento dei consumi, ovvero di un consumo pro capite di 50 kWh/anno o meno e di un flusso luminoso pro capite di 1000 lumen, da diminuire ulteriormente negli anni successivi; h) imposizione di efficaci norme tecniche per la limitazione dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico anche nelle regioni oggi prive di normative valide: - apparecchi completamente schermati, ad annullare le emissioni verso l’alto; - impianti ad alto rendimento complessivo, non inferiore al 60%; - lampade della massima efficienza possibile e dal minimo contenuto di luce con lunghezza d'onda inferiore a 540 nm; - luminanza e illuminamenti massimi non superiori a quelli minimi indicati dalle norme tecniche, eventuale riduzione per legge degli attuali valori consigliati. Un'azione aggiuntiva, apparentemente, estrema, porterebbe ad ulteriori risparmi: i) dopo le 23, lo spegnimento totale dell'illuminazione stradale, con l'eccezione dei punti luce prossimi agli incroci; I punti da a) a d) non comportano alcuna controindicazione ed anzi non sarebbero probabilmente neppure notati. Il punto e) non comporta un risparmio diretto delle casse pubbliche, ma riduce sostanzialmente i danni da inquinamento luminoso, compresi quelli alla sicurezza stradale per i noti fenomeni di abbagliamento e di distrazione. I punti f) e g) contribuiscono a mantenere sotto controllo la spesa nel futuro. Il punto h) ridurrebbe drasticamente l’impatto ambientale della luce artificiale notturna, costituendone le basi per la sostenibilità e la eco-compatibilità. Il punto i) è adottato in buona parte degli Stati Uniti per le zone residenziali. Per compensare la percepita, non reale, diminuzione di sicurezza è possibile incrementare l'uso di sistemi di segnalazione e di sicurezza passivi, non energivori (es. segnaletica orizzontale e verticale, cat-eyes). Anche in assenza di direttive centrali, i Comuni possono comunque porre in atto la maggioranza dei punti suggeriti. E' evidente però che un intervento deciso, nella direzione da noi indicata, da parte del Governo porterebbe a risultati molto più certi e a vantaggi diffusi su tutto il territorio nazionale. Per inviare la propria segnalazione: richiesta segnalazioni del Governo: http://www.governo.it/GovernoInforma/spending_review/index.html form "Esprimi un opinione": http://www.governo.it/spendingreview/RedWeb_Form.htm Per ulteriori approfondimenti: http://www.starlight2007.net/pdf/StralightCommonHeritage.pdf http://www.interempresas.net/Energia/Articulos/49592-El-alumbrado-publico-espanol-el-de-mayor-gasto-electrico-por-habitante-en-Europa.html http://www.eup4light.net/assets/pdffiles/Final/VITOEuPStreetLightingFinal.pdf da http://cielobuio.org 4 Maggio 2012 |
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