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sabato 1 gennaio 2011

Industriali divisi sull’atomo


 Vicepresidente di Confindustria promuove l’appello “Invece del nucleare”

Sorpresa: gli industriali sono divisi sull’atomo. Un vicepresidente di Confindustria è il primo firmatario dell’appello al Governo “Invece del nucleare” sottoscritto da (finora) 740 fra imprenditori, manager e professionisti.
Dicono in sostanza che la scelta nucleare avvantaggerebbe solo poche imprese, mentre molte ne risulterebbero penalizzate.

Dunque il fervente zelo atomico di Confindustria non è poi così unanime, anche se sta svolgendosi una massiccia campagna pubblicitaria finanziata da grandi gruppi industriali a favore dell’energia nucleare.
L’appello “Invece del nucleare” è stato lanciato dal Kyoto Club. Primo firmatario Pasquale Pistorio, presidente onorario di Kyoto Club ma soprattutto vicepresidente di Confindustria per innovazione e ricerca.
La seconda firma è quella di Catia Bastioli, CEO di Novamont e presidente del Kyoto Club. La terza è di Gianluigi Angelantoni, presidente dell’Associazione Imprenditori della Media Valle del Tevere (Confindustria Perugia) nonchè anch’egli vicepresidente di Kyoto Club.
La costruzione delle centrali nucleari, dice l’appello, interesserebbe “una piccola minoranza di società italiane, mentre larga parte degli investimenti finirebbe all’estero”.
La produzione di energia elettrica avvantaggerebbe “pochi comparti industriali energivori” e “sarebbe lo Stato, attraverso la fiscalità generale, o gli utenti attraverso l’aumento delle bollette, a cofinanziare il nucleare”, che è una fonte di energia molto costosa.

Gli industriali stimano che l’intero programma nucleare del Governo costerebbe almeno 80 miliardi, con conseguente inevitabile sottrazione di risorse “ai più promettenti settori dell’efficienza e delle rinnovabili” che invece possono generare “ricadute economiche e occupazionali immediate”.
Lo dicono gli industriali, non gli ambientalisti: io mi sono limitata ad aggiungere i link. Ecco il testo di “Invece del nucleare” con, in calce, le firme. 

da  Maria  ( www.blogeko.it )     22 dicembre 2010

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