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L'HOMME PARLE

mercoledì 30 dicembre 2009

Bonelli (verdi): in queste ore assistiamo al disastro del centrosinistra

La guerra fra PD e IdV porta solo alla autodistruzione
Serve una ventata di Europa come in Francia con Europe Ecologie

"In queste ore stiamo assistendo in Italia al disastro di quello che una volta veniva chiamato centrosinistra". Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "C'è un'incapacità di fondo di mettere al centro dell'iniziativa politica la precarietà, i diritti, l'erosione della democrazia che nel nostro paese non è più tale perché non c'è più un'informazione democratica, la lotta ai cambiamenti climatici. Temi su cui quella che una volta veniva chiamatoa centrosinistra era presente, mentre ora le forze di opposizione parlamentare, PD e IDV, sono solo impegnate a farsi una guerra reciproca che non si sa dove possa portare se non all'autodistruzione".


"Giorno dopo giorno ci sentiamo sempre più distanti da quello che una volta veniva chiamato centrosinistra, con la consapevolezza che bisogna rendere più vigorosa l'opposizione ad un governo che sta massacrando l'ambiente, aumentando la precarietà e che ha aperto un forte vulnus democratico nel paese. Siamo convinti che in Italia serva una ventata di Europa per invertire una brutta deriva che ha preso il paese. Serve come in Francia un forte polo ecologista come Europe Ecologie e su questo stiamo lavorando e lavoreremo nei prossimi mesi".
Roma, 29 dicembre 2009

martedì 29 dicembre 2009

ELEZIONI REGIONALI, LAZIO: NASCE LA LISTA CIVICA ''RETE DEI CITTADINI''

ecco come aggregare le diverse realtà della regione Lazio

Elezioni Regionali, Lazio : arriva la lista civica "Rete dei Cittadini"

RETE DEI CITTADINI nasce pochi mesi fa in modo assolutamente spontaneo proponendosi di unire le forze di singoli cittadini, comitati, associazioni e movimenti che abbiano a cuore la cosa pubblica e gli interessi dei cittadini e del paese. Nasce come 'proposta dal basso' con l'intenzione di presentarsi alle prossime elezioni 2010 della Regio Lazio come alternativa politica al mal governo ed alla pessima prassi di quei governanti che non intendono la politica come ‘servizio’ ma come 'privilegio'.Alla RETE DEI CITTADINI possono aderire tutte quelle realtà che vogliono condividere i principi fondanti elencati sul suo manifesto.In questi mesi RETE DEI CITTADINI ha proposto dibattiti, sia sul proprio forum che in luoghi fisici, su temi come Rifiuti Zero, Ambiente, Legalità, Economia alternativa, Acqua pubblica, Sanità e Medicina alternativa e, durante la giornata NO B DAY, ha lanciato l'iniziativa NO CASTA DAY, rivolgendo il proprio dissenso non soltanto al premier ma all’intera classe politica asservita al potere economico per salvaguardare i propri interessi piuttosto che favorire il benessere del paese e dei cittadini.Sul forum delle RETE DEI CITTADINI è ancora in corso l'elaborazione del programma politico con il contributo di tutti gli aderenti al progetto.

La nuova lista civica RETE DEI CITTADINI si è costituita ufficialmente lo scorso Sabato 19 dicembre presso l'Hotel Golden Tulip di Roma.All'inaspettato numero di partecipanti sono stati presentati il manifesto con i principi fondanti del progetto, le bozze dello statuto dell'associazione e del programma partecipato prima di lasciare la parola ad alcuni membri del gruppo per presentare le variegate realtà che stanno formando ed accrescendo un progetto fatto da cittadini per i cittadini. L'evento è stato anche un'occasione per conoscere le prime candidature proposte e per raccogliere impressioni da parte di alcuni ospiti presenti in sala. Alcuni video della presentazione sono disponibili sul sito ufficiale
http://www.retedeicittadini.it/ dove è possibile iscriversi per ricevere aggiornamenti sulle prossime iniziative e sulla presentazione pubblica del prossimo 15 gennaio 2010.

Per approfondimenti:

Lista civica RETE DEI CITTADINI
Website: http://www.retedeicittadini.it/
E-mail: info@retedeicittadini.it

http://www.youtube.com/watch?v=2NCJ2bsHqyA&feature=player_embedded
lunedì 28 dicembre 2009

Dal FORUM interno del Gruppo delle Cinque Terre

Maurizio Di Gregorio (Lazio- Fiori gialli)
IL PROSSIMO MERITATO DISASTRO DELLE REGIONALI ?
Passano i giorni e le settimane e ancora non vediamo prevalere quel sano senso di collaborazione tra le diverse anime della cultura ecologista che potrebbero portare ad una qualche possibile prefigurazione di in nuovo processo costituente che auspichiamo da sempre e per il quale stiamo lavorando come Gruppo delle Cinque Terre.

Le elezioni regionali e le amministrative sono da sempre state usate dai Politici della Casta per pesarsi e contarsi in forza organizzativa e in seguito e per costruire la ragnatela delle carriere politiche.

Sarebbe proprio necessario che chi sostiene di opporsi alla Casta sapesse proporsi con comportamenti più virtuosi e non usasse anche lui queste prossime scadenze elettorali semplicemente per contarsi: quanto dico va rivolto a tutti, ai Verdi di Bonelli, ai Grillini, alle liste civiche collegate con PBC e a tutti gli svariati altri che sgomitano per una delle varie ipotesi sul tappeto.
Se non piace guardare in faccia la realtà, il peggio sarà imminente proprio per tutti.

Il fatto che vediamo possibile una aggregazione politica alla Europe Ecologie per l'Italia, non significa che non vediamo l'estrema frammentazione e inconsistenza di tutte le associazioni delle aree ecologiste, sia riformatrici che radicali.

Chi ha in questi anni, difficili vero, condotto partiti movimenti ed associazioni non credo proprio sia ben titolato per indicare la strada da seguire.
Non vi è solo un marciume della politica tradizionale, c'è anche il fallimento sostanziale, il seguito esiguo e la totale inconsistenza organizzativa di ogni specifico movimento.

Quindi sarebbe il caso che si riuscisse a vedere le cose per come stanno, con i loro pregi (pochi) e i loro difetti (tantissimi).
E si imparasse ad uscire dalle proprie posizioni per imparare anche a riconoscere quelle degli altri

Noi vogliamo lavorare per il cambiamento reale delle cose, lento o veloce si vedrà quel che si potrà.
E intendiamo restare al fianco delle legittime aspirazioni di quell'area di opinione pubblica, che non fa politica o associazioni per professione, ma vuol vedere processi e persone valide fare cose reali.

Continuare a dividersi su linee politiche e su programmi indica solo l'incapacità umana, culturale e politica collettiva. E' questo che va superato!
Siamo tutti d'accordo?

Sergio Mazzanti (Lazio-Rete dei Cittadini)
Non sono d'accordo.
Credo che la Rete dei Cittadini, il progetto per una lista regionale per il Lazio a cui partecipa Per il bene comune INSIEME a tanti altri gruppi e singole persone, stia cercando di fare CONCRETAMENTE quello che il gruppo delle cinque terre propone.
Da aprile stiamo mettendo attorno a un tavolo tutti i gruppi e singole persone disposti a fare un passo indietro per unirsi sui contenuti.
Ciascuno di noi ha fatto un passo indietro per unirsi sui contenuti.
Siamo trasversali (abbiamo gruppi che vengono dalla destra e dalla sinistra, persone che vengono da tutti i partiti e associazioni)
Siamo democratici DAVVERO (non a caso partecipano al progetto i Democratici Diretti)
Abbiamo un'attenzione olistica per tutta la società, dall'ambiente all'economia, dall'istruzione alle politiche sociali, alla giustizia, ecc.
Abbiamo creato da zero uno strumento NUOVO, decentrato, in cui tutti i gruppi e i singoli mantengono la loro identità (= ricchezza)
Qual è il problema?
Che non abbiamo deciso di chiamarci "ecologisti"?
Avete mai pensato che la Rete dei Cittadini potrebbe essere un ottimo strumento per aggregare forze che, forse, si potrebbero un giorno riconoscere nella costituente ecologista? oppure in un X che ha gli stessi contenuti della costituente ecologista, ma si chiama in modo diverso?
Perchè la Rete dei Cittadini non potrebbe costituire quella fase di passaggio che renderebbe queste regionali non un disastro, ma un anello di un percorso positivo.
Se ci dite qual è la differenza del nostro progetto con quello che propone il gruppo delle cinque terre sarei ben contento di migliorarci.
Perchè non mi sento di "non meritare" nessun disastro.
Sono mesi che non solo ci appelliamo a tutti per unire le forze, ma concretamente lavoriamo in questa direzione.
Non sarà venuto il momento di darci fiducia?

Maurizio Di Gregorio (Lazio- Fiori gialli)
ANCHE SE LE INTENZIONI SONO BUONE NON SEMPRE IL RISULTATO LO E'
Condivido ed apprezzo molto il lavoro che sta svolgendo Sergio e gli altri di PBC, e con l'occasione mi complimento per il lavoro, a quello che mi giunge, che stanno svolgendo nella creazione della Rete dei Cittadini.
Identicamente mi sento dalla parte di tutti o quasi, eppure non posso ignorare lo squilibrio enorme di forze che ci sarà in campo alle prossime regionali:
di fronte ad una situazione politica schifosa vi saranno i tentativi nobili di pochi piccoli gruppi che cercheranno di proporre qualcosa di diverso.
La stessa credibilità dei "buoni percorsi" è in rischio nella mente di quei tantissimi cittadini che vorrebbero vedere qualcosa di nuovo e consistente farsi avanti per cambiare le cose.
Quindi mi trovo con due considerazioni in fondo contrastanti:
da una parte vorrei augurare a tutti una ottima riuscita, dall'altra prevedo comunque un flop elettorale.

Il problema che resta, e che deve essere affrontato con saggezza è cosa resterà dopo le regionali:
1) ancora altri si sposteranno verso l'area del non voto
2) diversi attivisti stanchi e delusi si potrebbero allontanare dall'impegno
3) le piccole elites politiche si troveranno sole a contare i risultati e sulla base di essi fonderanno la propria forza contrattuale nei rapporti con gli altri.

Noi del gruppo delle Cinque Terre avevamo provato a proprorre un percorso un pò originale:
1) presentare una lista comune tra PBC, reti civiche Grilli,
2) appoggiata dall'esterno o anche partecipata dai verdi
3) appoggiati anche dall'esterno dai radicali.
4) puntare direttamente al 10%

E per ribaltare il solito modo con cui vengono gestite queste cose avevamo proposto a tutti di regalare - e non di contrattare - la rappresentanza
alla forza più nuova e più piccola che stava emergendo, cioè la rete dei Cittadini.
Perchè una unione sia vera occorre la disponibilità e la generosità di darsi - e questo poi vale per tutti
ma - vedete come è fragile questa possibilità ?
sarà interessante chiedere a tutti quelli che si presentano, dopo le elezioni, perchè poi non hanno seguito questa strada
Quindi anche se personalemte mi sento di fare gli auguri a tutti, razionalmente non posso prevedere che un meritato disastro prossimo
martedì 22 dicembre 2009

Nucleare:referendum e siti

NUCLEARE: REFERENDUM, BONELLI (VERDI):
DI PIETRO CONDIVIDA BATTAGLIA CON ASSOCIAZIONI E COMITATI




“Apprendiamo che l’Italia dei Valori con Antonio Di Pietro ha presentato questiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua e contro il nucleare. Un’analoga iniziativa, condivisa da associazioni e movimenti, è stata fatta nei giorni scorsi dai Verdi”. Lo ha dichiarato AngeloBonelli che aggiunge: “Queste priorità, però, non possono restare una battaglia solitaria di singoli partiti”.“Per questo invitiamo Antonio Di Pietro e l’Idv a condividere i referendum con il nucleare, scelta costosa, inutile e dannosa che non risolve il problema energetico e quello per l’acqua come bene comune con i cittadini, le associazioni e i comitati che da anni si battono per le rinnovabili e per l’acqua come bene comune - conclude Bonelli -. Così si costruisce l’alternativa alle politiche dissenate dell’attuale governo”.

NUCLEARE: BONELLI (VERDI):

GOVERNO HA GIA' IN MANO ELENCO SITI

"Il governo ha già in mano l'elenco dei siti, già individuati dall'Enel, dove costruire le centrali nucleari, ma non li rende noti per paura di unboomerang elettorale alle prossime elezioni". Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Sono quelli resi noti da noi Verdi nei giorni scorsi: Montalto di Castro (Vt), Borgo Sabotino (Lt), Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano,Palma (Agrigento), Monfalcone (Gorizia) e Chioggia (Ve). D'altronde il decreto che individua i criteri per la scelta dei siti (all'ordine del giorno del CDM di domani) è solo una formalità perchè tali criteri sono già previsti in modo rigido dalle organizzazioni internazionali". "La tecnologia che il governo vuole usare per riportare il nucleare nel nostro paese è obsoleta ed insicura. Ben 18 centrali EPR (quelle che dovremmoacquistare) in Francia sono ferme per guasti o incidenti e proprio in Francia, paese spesso citato a modello, si sta aprendo un'inchiesta sulla radioattività intorno alle centrali - ha concluso Bonelli -. Il nucleare è una vera e propria truffa che gli italiani non vogliono, come dimostranole oltre 20 mila firme raccolte da noi Verdi, solo nello scorso week-end, durante le primarie dell'Energia".
sabato 12 dicembre 2009

UN'ALTRA ITALIA E’ POSSIBILE

appello del Gruppo delle Cinque Terre

1 L’Italia vive l’anomalia di un nuovo Medioevo.
Più che in altri paesi, è visibile in Italia l’emergenza ecologica, il degrado sociale e la crisi di fondamentali valori etici; permangono aree vaste di ignoranza, incapacità, ingiustizia. Meno facilmente che altri paesi, l’Italia quindi può affrontare la conversione ecologica delle attività economiche, il risanamento ambientale e morale del paese, la partecipazione diretta delle persone alla attività sociale ed una effettiva realizzazione di una sana cultura dei diritti e dei doveri che dovrebbero regolare ed ispirare la vita sociale collettiva.

2 Sia in Europa che nel resto del pianeta, vi è una tripla crisi :a) economica e finanziaria (causata da un modello di crescita superato) b) ambientale conseguente, c) socio-culturale. Tre grandi crisi che non trovano più risposte adeguate dal sistema della politica: non dai partiti socialdemocratici in crisi dappertutto e neppure dall’egoismo sociale e dall’indifferenza ambientale dei vari partiti conservatori.
Solo un modello sociale e produttivo eco-orientato ed eco-sostenibile, che all’idea di una crescita senza limiti sostituisca un idea di sobrietà, che non escluda anche l’utilità di avere aree di decrescita virtuosa e felice, può essere in grado di affrontare le difficoltà del presente.

3 Però si sta affermando sia in Europa che altrove una nuova cultura trasversale, al di sopra dei tradizionali schieramenti politici, che rivendica il diritto-dovere ad una relazione armonica tra uomo e natura, tra esseri umani, tra uomo e donna, e all’interno dell’uomo tra vita e coscienza. Un numero progressivamente crescente di uomini e donne del pianeta si riconosce in una condivisione ed alleanza di valori, di pratiche e attività per l’affermazione di ciò che si riconosce come valido e irrinunciabile per garantire la propria sopravvivenza e la propria felicità.

Questo movimento è la forza determinante che sta alla base della vittoria di Obama negli USA, spinge ed alimenta la rivoluzione della Green Economy, permette l’ affermazione di formazioni tendenzialmente trasversali come Europe Ecologie in Francia, anima la moltitudine di movimenti culturali sociali e politici attivi su temi specifici e vive nello sforzo quotidiano di ognuno per una vita felice.
E’ l’antidoto, unico oggi, all’intossicazione della politica e all’avvelenamento del pianeta, della società e delle coscienze; ha abbandonato le ideologie del secolo scorso e si sta diffondendo dappertutto.
I movimenti ambientalisti, i movimenti dei diritti civili, i movimenti di giustizia sociale, i movimenti di autonomia culturale si stanno intrecciando e tendono ad ampliare quel minimo denominatore comune che li rende vicini gli uni agli altri.
Il termine ecologisti è al momento il più idoneo a rappresentare questa varietà di esperienze, che vanno oltre lo storico ambientalismo e che hanno però un minimo comune denominatore.

4 In Italia stiamo invece assistendo ancora ad una semplificazione culturale che rende simili ed al contempo pessime le diverse aree politiche, tutte globalmente incapaci di affrontare le crisi del nuovo tempo: si tratta di una crisi globale del sistema e di esaurimento delle culture che lo hanno ispirato e formato.
Non è possibile affrontare e risolvere l’anomalia italiana senza alcune riforme prioritarie che rendano possibile:
a) un nuovo Mercato del lavoro, un Welfare e una fiscalità basati su equità e trasparenza. b) una Giustizia efficace ed efficiente che garantisca tutti e non discrimini nessuno.
c) il ridimensionamento della Casta e dei suoi costi, la riforma dell’amministrazione pubblica (con la riduzione dei centri decisionali di spesa) e la liberazione dell’informazione dal sistema partitico invece delle attuali spartizioni e lottizzazioni.
d) una guerra aperta e totale alla Corruzione e alle Mafie e insieme la difesa e la realizzazione dei valori costituzionali.
e) Il recupero della legalità e la realizzazione dello stato di diritto sono la precondizione per l’altra grande trasformazione urgente e necessaria: la conversione ecologica dell’economia e della società, la trasformazione delle fonti energetiche e l’adeguamento eco-orientato dello Stato.

Insieme vanno proposte alcune radicali innovazioni nella direzione di una società eco-orientata:
a) un programma nazionale per la mobilità nelle città che preveda di andare verso la gratuità dei trasporti pubblici, nuovi piccoli mezzi privati non inquinanti (risciò), sviluppo di metrò sotterranei estesi in tutte le città medio-grandi

b) norme radicali che prevedano solo edificazioni ecoprogettate, fornite di area esterna adeguata ed area di coltivazione famigliare, posti auto solo sotterranei (numero predeternminato) . Grattacieli solo in sostituzione quando è il caso, di edificazioni orizzontali, che vanno sostituite da verde urbano.

c) sostituzione dei grandi progetti inutili (Tav, Ponte di Messina,..) con grandi progetti ecocompatibili e necessari (efficienza e modernizzazione ferroviaria,antisismica, edilizia scolastica, estensione banda larga..)

d) nuove forme di educazione sanitaria, sessuale, civica, nelle scuole di ogni ordine e grado

5 La crisi della sinistra è a tutti evidente: ininfluente quando governa, divisa comunque in vari
frammenti invece che unita in un unico partito; perfino nelle sue forme più moderate è incapace di aggregare forze ed anzi contribuisce alla prevalente autodistruzione.

La crisi della destra è pari a quella della sinistra e si manifesta nella illusione della politica della forza, nella cecità rispetto i diversi problemi e nel suo affidarsi a figure carismatiche ed alla esaltazione di paure e insicurezza.
Entrambi gli schieramenti politici, sia la destra che la sinistra, non esprimono più i propri valori originari e sono ridotti a testimoni privi di anima, irresponsabili o complici del disfacimento attuale,che sopravvivono come pure cordate di potere a livello nazionale e locale

Allo stesso tempo ne i movimenti di protesta ne i partiti-scatoloni malati di populismo riescono ad esprimere strategie e riferimenti culturali concreti e stabili nel tempo.
L’egocentrismo e l’arroccamento di ognuno su linguaggi, convincimenti e preclusioni personali mantengono la frammentazione culturale, sociale e politica e producono la vanificazione di ogni speranza di cambiamento.

6 Noi sosteniamo che è necessario un ecologismo politico di nuovo tipo, estraneo a schemi destra-sinistra, più radicale e meno istituzionale, non estremista, con una vocazione aggregante e maggioritaria, con una forte accentuazione del federalismo e del radicamento sociale, con la riscoperta di lotte e azioni esemplari ed insieme ad una ripresa del dibattito culturale e dell’analisi scientifica dei problemi e delle soluzioni. Per condurre una contestazione sistematica delle attività economiche dannose, dei comportamenti istituzionali fraudolenti e di tutte le forme delinquenziali di illegalità.

7 Il percorso, le tappe, le strutture per la rigenerazione, rifondazione, riunificazione di tutti gli ecologisti e dei tanti altri che si collocano con disagio nel campo riformista e in quello della tutela sociale, richiedono la costruzione di un fronte ampio, costituito da persone di diverse provenienze, ma anche da energie nuove e fresche all’impegno politico.
Occorre che si imponga un processo di solve et coagula per far decollare un nuovo movimento politico che innovi la forma di partito dotandola di base sociale e radicamento nei valori e nelle necessità dei vari territori.
Necessita la convergenza di una moltitudine di persone e gruppi che sulla base di denominatori comuni sappiano condividere linguaggi ed esperienze diverse rendendo possibile anche un recupero della memoria di decenni di impegno. Occorre operare nei vari settori per rigenerare, rifondare e riunire, un compito politico, culturale, di comunicazione.

8 Gli Ecologisti devono recuperare nel proprio nuovo progetto, la vocazione fallita del riformismo moderato e le aspettative sociali degli strati deboli e marginalizzati dalla crisi (che erano una volta il terreno della sinistra); un progetto quindi di ecologismo politico riformatore e sociale, ma, come indicano anche altre esperienze europee (dalla Francia alla Germania ad altre), possibile solo se costruito su un solido cuore ecologista.

I nuovi ecologisti devono quindi candidarsi alla centralità politica per la rinascita del paese per costruire e promuovere una sana cultura della sobrietà e dell’onestà, della salute e della convivenza civile. L’aggregazione di questa area deve rivolgersi a tutti senza discriminare a priori nessuno.

9 Crediamo che le basi fondanti di un nuovo movimento politico e culturale siano:
1) Il Federalismo su base regionale, con nuove regole improntate all’autonomia, al decentramento ed alla partecipazione orizzontale di tutti i soggetti.
2) La triplice possibilità di federazione delle persone nel territorio (I), di movimenti e gruppi politici e culturali(II) e di realtà economiche sostenibili ed eco-orientate (III)
3) Una radicale critica al finanziamento pubblico dei partiti ed il liberarsi gradualmente da esso attraverso nuove strutture e pratiche di autofinanziamento.

10 Il nuovo movimento politico-culturale deve estendersi con la creazione di Centri polivalenti radicati e diffusi nel territorio come HUB, e Innovation Center, punti di incontro di attività di ricerca, culturali, sociali, economiche e politiche, casa delle associazioni e dei movimenti, luogo di interazione delle realtà del territorio e fattore di presenza attiva nel tessuto socio-culturale del paese.

11 Suo strumento portante deve essere un uso innovativo della Rete con la costruzione di portali nazionali e regionali multifunzione tramite i quali informarsi, aderire e partecipare anche direttamente ai processi decisionali

12 Chiediamo l’avvio immediato di questo processo alle tante forze che ne possono e vogliono fare parte e in particolare:


1) a tutti gli ecologisti ed in particolare ai verdi che nel loro ultimo congresso hanno scelto, in maggioranza, di avviare il proprio superamento nella direzione di una nuova fase costituente che porti alla costruzione di una casa comune di tutti gli ecologisti.


2) ai partecipanti dei Meetup, i gruppi civici 5 stelle promossi da Beppe Grillo ed a Grillo stesso, che hanno sviluppato una straordinaria denuncia della degenerazione del sistema politico-sociale e riconoscono la necessità di una società eco-orientata.

3) a tutti i vari gruppi presenti in varie zone del paese come Per il Bene Comune, il movimento per la decrescita e gli altri che hanno sempre denunciato sia il degrado del territorio che le degenerazioni della Casta .

4) al Movimento Stop al consumo del territorio che nell’ultimo anno ha promosso numerose azioni e denuncie contro la distruzione del territorio ed esaltato i risultati di Amministratori e Comuni “virtuosi” che mostrano la possibilità di una diversa funzione degli Enti locali nella gestione delle proprie comunità.

5) a quella parte viva di uomini e donne ancora impegnate nei partiti tradizionali come il PD i vari gruppi della sinistra o l’ Italia dei Valori, ed anche in altre forze politiche, ma che sentono disattese le proprie istanze democratiche, riformatrici ed ecologiche in una pratica politica e burocratica non soddisfacente ai fini di una reale trasformazione.

6) al mondo della Rete, i centinaia di Blog e siti web che contribuiscono alla informazione ed alla diffusione della iniziativa e della cultura ecologista e democratica sulla Rete.

7) alle associazioni ambientaliste, animaliste, di consumatori e alle tante associazioni di ambito locali o nazionali, impegnate nel volontariato sia sociale che culturale, che necessitano di un nuovo grande movimento che ne esalti obiettivi, proposte e iniziative.

8) agli imprenditori ed ai lavoratori delle attività oneste e delle attività ecologiche ed equosolidali spesso soffocati dalle logiche corruttive in cui impegno, capacità e merito sono vanificate.

9) ai settori delle buone pratiche, i singoli ed i gruppi attivi nel campo del biologico, delle medicine naturali, del consumo critico, del benessere e delle discipline olistiche.

10) alla moltitudine di persone che si sentono cittadini del Pianeta, che auspicano, sognano e richiedono un’ Italia migliore, che scelgono in base a sentimenti e mature responsabilità invece che a convenienze contingenti; a uomini e donne desiderosi di vivere in un paese più moderno e giusto, senza corruzione, inquinamento e ingiustizie, un paese che garantisca il diritto e la possibilità di una vita più dignitosa e felice.

P.S. I promotori di questo appello, riunitisi nel Gruppo delle Cinque Terre, preoccupati della frammentazione politica ed organizzativa dell’ecologismo italiano, sollecitano tutti i potenziali protagonisti di questo processo di cambiamento ad impegnarsi nei prossimi mesi, per avviare una nuova fase più positiva iniziando direttamente a costruire un'altra Italia possibile. Non l’ennesima alleanza o cartello elettorale ne un nuovo partitino ma i primi passi di un nuovo autentico processo costituente e rinnovatore.

Chiediamo a tutti l’adesione a questo appello indicando il proprio Cognome, Nome, Regione, ( città, indirizzo, email eventuali resteranno riservate). Le adesioni verranno raccolte attraverso i blog e i siti che si renderanno disponibili a sostenere questo appello, poi attraverso il portale del GCT di imminente apertura
Chiediamo anche un contributo economico affinché questo appello e le adesioni raccolte possano essere pubblicate e pubblicizzate fra un mese sui diversi organi di informazione nazionali.

Il Gruppo delle Cinque Terre continuerà ad operare per favorire il processo di aggregazione di tutti gli ecologisti italiani e per la costruzione di un'altra Italia possibile.
www.gruppocinqueterre.it www.ecologisti.info
venerdì 11 dicembre 2009

Roma 12 dicembre ore 10,30


domenica 6 dicembre 2009

ECORIFLESSO in collaborazione con GRUPPO CINQUE TERRE


“RIVOLTIAMO LA POLITICA”

Roma 9 dicembre: alla Sapienza, edificio Castelnuovo di MATEMATICA aula 3 ore 16- 20


in vista del vertice di Copenhagen sui cambiamenti climatici


organizza : associazione ECORIFLESSO ( http://www.ecoriflesso.org )
con la partecipazione di : GRUPPO delle CINQUE TERRE


l'incontro - dibattito verterà su due temi generali:

1) Un nuovo modo di pensare l'organizzazione politica attraverso un movimento e uno statuto ecologista ( http://ecorifletto.blogspot.com/ ) che si basa sulla
dinamicità e la condivisione delle conoscenze e degli intenti

2) Gli attuali problemi energetici e gli strumenti che abbiamo o potremo avere a disposizione per contrastarne danni e abusi. Analisi e proiezioni su scenari futuri
riguardanti un altro mondo possibile e nuovi paradigmi culturali ecosostenibili
per cambiare una società malata e dannosa per l'intero pianeta.

partecipano:

Angelo Bonelli Presidente dei Verdi
Claudio Capobianco Associazione Ecoriflesso
Enrico Del Vescovo Presidente Italia Nostra Castelli Romani
Maurizio Di Gregorio Fiori Gialli (GCT)
Luca Falconi Geologia Senza Frontiere
Sergio Mazzanti coordinatore Per il Bene Comune Lazio
Nitamo Montecucco Presidente Club di Budapest Italia
Massimo Piras Non bruciamoci il futuro
Massimo Scalia Presidente associazione Movimento ecologista
Dario Tamburrano: Grillini Roma

moderano: associazione Ecoriflesso e Gruppo delle Cinque Terre

Tutti i presenti, le organizzazioni, le associazioni, potranno partecipare all' iniziativa ed al dibattito liberamente in loco.


per informazioni sui pullman direzione Copenaghen (
http://en.cop15.dk)
tel 340 162 82 62 oppure 380 68 37 468
venerdì 4 dicembre 2009




GRUPPO DELLE CINQUE TERRE
Cittadini del pianeta * Il coraggio di cambiare * Un’altra Italia è possibile


ecolettera 42 / 26 novembre 2009 scrivi a
ecoblog@libero.it
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eco (
www.eco-ecoblog.blogspot.com ) a cura di Massimo Marino

post recenti : Etiopia, idroelettrico minaccia i popoli della valle Omo * Bonelli e Viale a IL CAFFE’ (video) * Sacchetti, sarà per un'altra volta * Smog: solo il 4% delle auto è ecosostenibile, non ci sono i distributori * PM10:Torino e Milano peggiorano * La casta: PDL ePD uniti nella lotta? *

post in lavorazione: Partiti: un passo indietro dall’ informazione * Germania dopo il voto

alcuni post già usciti : Amazzonia,gli Yanomami muoiono di influenza suina * TAV in Val di Susa, uno scontro che continua * Nemi, 3° incontro del Gruppo delle Cinque Terre

Su FACEBOOK (Massimo Marino) altre news,musica,interventi,recensioni
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www.eco-animali.blogspot.com ) a cura di Marinella Robba e Massimo Marino

post recenti : Manifestazione per un circo senza animali * eco-animali/news * Adozioni

alcuni post già usciti : B.Bardot a Barroso: indire giornata vegetariana europea * Animali, Europarlamento, torna l’ esame di misure di tutela * Green, il respiro della foresta (videofilm)
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post recenti: Economia sostenibile e bilanci di sostenibilità * Le associazioni nelle Marche (lista) * Sarnano (MC), progetto: La sapienza delle mani * Macerata :Centro storico e parcheggio
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post recenti: Dibattito su Basse di Stura * Cosa succede nella scuola (Piossasco) * Alessandria: convegno NO NUKE * Non grattiamo il cielo di Torino
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post recenti: Lazio:Bonelli, i Verdi non partecipano alle primarie * 12 dicembre:100 piazze per il clima * Greenpeace: foreste indonesiane e riscaldamento globale (21/11) * Il gruppo di lettura alla libreria GRIOT
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da venerdì 5 dicembre la 12a (ultima ) puntata :Avola, Nord Sud / La Bussola / Infinito amore
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Toscana: è nato un nuovo blog ecologista:
cittadiniEcologisti” (
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mercoledì 2 dicembre 2009
5 DICEMBRE 2009 ROMA NO BERLUSCONI DAY MANIFESTAZIONE NAZIONALE
data 05/12/2009
MANIFESTAZIONE NAZIONALE . Roma P.za della Repubblica ore 14. Il comitato “No Berlusconi Day”, nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger democratici, indice per il prossimo 5 dicembre, a Roma, una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri. Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte
12 DICEMBRE 2009 100 PIAZZE PER IL CLIMAFERMIAMO LA FEBBRE DEL PIANETA
data 12/12/2009
Il clima sta cambiando, qui e ora. Aumentano i temporali violenti, le frane, le alluvioni, le ondate di calore, la diffusione di malattie cui non eravamo abituati, lo scioglimento dei ghiacciai che alza il livello dei mari, la desertificazione di zone sempre più vaste della Terra. La febbre che abbiamo fatto venire alla nostra Terra va fermata. È possibile farlo se si riducono le emissioni inquinanti che ogni giorno mandiamo in atmosfera. È tempo di agire. Tutti possiamo fare qualcosa, rivedendo i nostri stili di vita. I governi, che rappresentano l'interesse di tutti noi cittadini, devono agire. L'occasione per farlo è ORA: a dicembre, a Copenaghen, nel summit delle Nazioni Unite dove i capi di stato di tutti i Paesi del mondo si riuniranno per cercare un accordo su come arrestare i cambiamenti climatici. ROMA Piazza Farnese dalle 10.30 alle 22, Milano Piazza Argentina dalle 10 alle 16 scopri le 100 piazze che manifestano per il clima