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martedì 28 dicembre 2010

UNIVERSITA’: Si scende dal tetto ma si continua la protesta


Il presidio sul tetto, sopra la sede di Fontanella Borghese è durato più di un mese. Ma ora gli universitari, ricercatori e studenti,  scendono e prevedono altre forme di agitazione. Blocco delle lezioni contro le 'storture' della riforma.

Dopo un mese di presidio gli studenti di Architettura scendono dal tetto a Fontanella Borghese  per continuare nelle aule la protesta contro “le distorsioni” della legge Gelmini approvata al Senato.

I Ricercatori del gruppo Rete 29 Aprile hanno deciso di proseguire la protesta contro la riforma Gelmini svolgendo la propria attività di ricercatori ma solo  nei limiti degli obblighi di legge, cioè senza tenere lezioni, compito che non sono tenuti a svolgere e per il quale non sono pagati.

I professori ordinari saranno costretti a raddoppiare le ore di lezione, o a vedere le aule affollate di studenti, ben oltre i limiti europei; il fenomeno  avverrà comunque a causa dei pensionamenti (almeno  7000 per anzianità, oltre ai pre-pensionamenti in numero ancora non definito). Si modificherà il rapporto studenti docenti peggiorando la qualità della didattica invece di valorizzare la formazione e di diventare competitivi con l'Europa". Vari corsi, ad esempio quello di Astrofisica, rischiano di chiudere per mancanza di professori e ricercatori.

sabato 25 dicembre 2010

Un nuovo Ecologismo


   di Massimo Paupini *

 Credo che non si preciserà mai abbastanza che il nuovo ecologismo che stiamo vedendo crescere un po' in tutto il mondo, dal Giappone (è di poco tempo fa l'elezione di una ecologista a sindaco di una città di quasi 500.000 abitanti ), al continente sudamericano (Brasile, 20% alle presidenziali, Colombia, il candidato ecologista al ballottaggio ancora alle presidenziali) e ovviamente un po' ovunque nella nostra Europa, dalla Lituania (20%) alla Svezia, alla Francia, alla Germania. addirittura in sorpasso sulla SPD nei sondaggi, ecc., è piuttosto lontano dal vecchio ambientalismo nostrano ed anche dal "neo-ambientalismo" di cui hanno parlato diversi articoli sul Manifesto nelle ultime settimane.

E' lontano perchè in ambedue le versioni si ricava un significato parziale,  condivisibile, ma comunque parziale. Mi piace l'espressione con cui indicano in Sud America quello che mi sembra proprio della visione ecologista: bien vivir, vivere bene, stare bene tra gli esseri umani e tra gli esseri umani e la natura: i due aspetti sono assolutamente imprescindibili l'uno dall'altro, per cui  i problemi del lavoro, i diritti sociali, i diritti delle donne, delle minoranze, dei diversamente abili, dei migranti, in una parola dei "dannati della terra", sono almeno altrettanto importanti dell'inquinamento ambientale, dei rifiuti, dei problemi energetici..

Questa visione ecologista è comunque ( per fortuna ) assai variegata; si può distinguere tra gli altri un aspetto più quantitativo, "scientifico"( tra molte virgolette ) che si può forse sintetizzare nell'idea di impronta ecologica e che ancora una volta è un aspetto in sè valido, utile, ma parziale e con una impostazione" catastrofista" ( ad agosto abbiamo già consumato le risorse del pianeta di tutto l'anno...se tutti consumassero come gli americani ci vorrebbero cinque pianeti..) che troppo spesso dai tempi del primo rapporto al Club di Roma (i limiti dello sviluppo, 1972) si è rivelato il famoso " al lupo…al lupo" molte volte  a sproposito e che fino a tempi recenti ( o forse ancora oggi? ) ci ha appiccicato addosso l'immagine degli ecologisti come profeti di sventure, capaci solo di vedere tutto in negativo e incapaci di proporre soluzioni in positivo. Un'altro aspetto, più simbolico-evocativo, ci porta all'idea che questa società "semplicemente" non ci piace, non solo per la crescita distruttiva senza limiti, ma soprattutto perchè distrugge i rapporti sociali attraverso cui  tradizionalmente si dava un senso all'esistenza. Per cui, se anche i grandi problemi socio-economico-ambientali (inquinamento, lavoro, materie prime in esaurimento, ecc.) potessero essere in qualche modo risolti con ipotetiche nuove tecnologie ( come d'altra parte sostengono la maggior parte di illustri pensatori e scienziati, nonchè gli idioti alla G.W. Bush, -" la crescita è la soluzione, non il problema"-) rimarrebbe il nodo cruciale di come ricreare i legami sociali distrutti.

Da qui la necessità di pensare l'ecologia in termini soprattutto qualitativo-relazionali che ci porti a rivedere i "valori" ( termine peraltro, secondo Illich, da usare con le pinze) su cui fondiamo le nostre società e le nostre vite.  In questa ottica la visione ecologista porta l'idea di un cambiamento radicale delle attuali società Occidentali o occidentalizzate cui si può tendere utilizzando diverse, parziali ma non contrapposte idee di società, dalla green economy alla decrescita, alla blue economy alle città in transizione,  nella fondamentale convinzione che "non esiste il colpo grosso.....l'atto liberatorio che possa aprire la via verso la conversione ecologica: I PASSI DOVRANNO ESSERE MOLTI , il lavoro di persuasione da compiere enorme e paziente" Alex Langer 1994 .
 
* GCT  ( Lazio)              9 dicembre 2010
 

Frati:"Assumo i miei parenti? Se lo meritano"

Il rettore della Sapienza Frati: macché privilegi, mia moglie, mio figlio e mia figlia sono bravissimi...

di Antonello Caporale*

La moglie. Poi la figlia. Quindi, ma in extremis, il figlio. La famiglia di Luigi Frati, rettore della Sapienza di Roma, si ritrova all'università. Ognuno con i suoi pensieri e con le sue fatiche.
«E il merito, ahò il merito dove lo metti?».
Questo è giusto, c'è il merito.

«Non posso farci niente se Giacomo è tra i primi cinque, nella classifica dei vincitori di un concorso vecchio di due anni. La vergogna semmai è per gli altri. Giacomo mio figlio s'è fatto un culo come un pajolo».
Giacomo è bravissimo.

«Parliamo del punteggio? Lui ha 21. Artioli, per esempio, 14. Che ce posso fa?».
Rettore, le danno del barone al cubo.

«Num me frega nulla. Quello che voglio di' è che nessuno della mia famiglia ha avuto ciò che non meritava».
Bisogna specificarlo bene, perché il nome di Frati...
«Ho mandato in pensione mia moglie, togliendole la collaborazione compensativa. Lo sa?».
Purtroppo contro di lei se ne dicono di tutti i colori.
«Forse perché sono vicino agli studenti? Forse perché giro senza auto blu, forse perché mi faccio un mazzo così?».
Il linguaggio crudo rivela comunque un vivido spirito del fare.
«D'Ubaldo parla di me come futuro sindaco di Roma. Ma io non tradisco, ho da completare il mandato di rettore».
Vuole
bene all'università, e si vede. Anche il banchetto nuziale di sua figlia l'ha fatto tenere al campus.
«Fregnaccia, fregnaccia. Banchetto a Trevignano, rinfreschetto all'università. L'aranciatina, la coca cola. Un gesto di cortesia per gli amici e i colleghi. E ho pagato trecentomila lire, causale: matrimonio di mia figlia. E da lì è nata la fregnaccia».
Queste cose non si sanno, e si favoleggia.
«Forse sono odiato dai potenti forse, ma dagli studenti amatissimo»
Però è bellissimo avere i figli con questa carriera luminosa. Li avrà condotti per mano, e accuditi, sollecitati.
«Ma che stai a dì? (Certo, vedendo mamma e papà che pure alla domenica studiano, ti viene lo sghiribizzo di emularli)».
Complimenti.
«Ti dico: io sono figlio di un minatore, mi sono fatto un culo così».
Estrazione popolare, alterità evidente dal circuito del potere.
«La Gelmini forse ce l'ha con me. E però chiedo: e se Tizio, il professore Tizio ha l'amante Caio? La nuova legge vieta a Caio di divenire professore ordinario?».
Sua moglie insegna Storia della medicina ma non è medico.
«Embè? È storico».
Corretto.
«E mia figlia è laureata in Giurisprudenza e fa Medicina legale. Angeletti, e non lo dico io, è tra le più brave d'Italia».
Angeletti è sua moglie.
«Io ho 41 come indice».
Capperi.
«Scrivi che voi. Poi io leggo e decido se passare dall'avvocato». 

* da   www.repubblica.it    (Roma)           24 dicembre 2010

giovedì 9 dicembre 2010

Ecologia al Governo


Roma 10 dicembre, ore 9,30 - 17,00
 Sala delle Conferenze   piazza Montecitorio 123/A

GREEN EUROPEAN FOUNDATION
con il contributo di SBILANCIAMOCI!
Dieci proposte per cambiare l’economia e la società
Un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità sociale ed ambientale,
sulla pace e la solidarietà internazionale, sul cambiamento di produzioni e consumi.

Per tutti i dettagli e per partecipare: www.sbilanciamoci.org

giovedì 2 dicembre 2010

Roma: domenica 5 dicembre ore 14,30 - 18 presidio al Circo Mosca

Domenica 5 dicembre dalle ore 14,30 alle ore 18 a Roma si terrà un presidio nei pressi del "Circo Mosca" (viale Tor di Quinto) con l’intento di distribuire materiale informativo e far capire alle persone che il circo rappresenta una realtà assolutamente incompatibile con le esigenze etologiche degli animali.

Sono sempre più numerosi gli italiani che disapprovano l’uso degli animali nei circhi. Mentre 16 Paesi stanno vietando – del tutto o parzialmente – l’esibizione di circhi con animali, lo Stato italiano li finanzia con una Legge che risale al 1968.

La LAV avvierà la raccolta firme a sostegno delle due petizioni tese a favorire la riconversione dei circhi in spettacoli senza animali. La manifestazione è aperta a tutti coloro che vorranno partecipare in modo pacifico e civile. Ai bambini verranno donati peluche con l’invito a non entrare nel circo.

Per aderire è possibile contattare Claudia  e Anna  rispettivamente ai cellulari: 329 667 7102 e 320 479 5552